IL CIUCCIO DI NINA: Venerdì del libro.

Figli diversi, stessi problemi. Il piccolino sembra amare particolarmente il ciuccio (forse perché gliel'ho messo in bocca appena nato?) per questo gli ho presentato il nostro albo classico sull'abbandono del ciuccio. Ne avevo già parlato tempo fa (andando a ripescare il post mi sono resa conto che è del 2011!). "Il ciuccio di Nina" di Nauman-Villemin Christine e Barcilon Marianne (ed. Il Castoro) è quello che passa al convento in casa nostra e alla fine non ci va neanche tanto male. Nina è una bimba che non vuole mai separarsi dal suo ciuccio. Immagina di averlo il giorno delle nozze, per andare al lavoro, quando nuota in piscina. La storia è gradevole e divertente. La bambina deciderà di abbandonare l'amato oggetto di sua spontanea volontà, regalandolo a qualcuno che ne ha più bisogno. Mi piace sopratutto perché, rispetto a tanti altri, non ha grosse pretese pedagogiche, è solo una storia che spesso nei bambini fa più effetto di tante raccomandazioni.

Acquista qui "Il ciuccio di Nina" aiuterai a tenere in vita questo blog. Grazie.

Questo post partecipa al Venerdì del libro di Homemademamma e è condiviso nella pagina Facebook della Biblioteca di Filippo.